Un arresto, 7 denunce e 35.000 euro di sanzioni amministrative è il bilancio di una notte di controlli eseguiti dai Carabinieri della Stazione di Poggio a Caiano, del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Prato e del Nucleo Operativo del Gruppo Tutela del Lavoro di Roma, indirizzato verso aziende manifatturiere della Provincia nell’ambito di un piano di controlli, operativo  da qualche giorno, che ha prodotto già molteplici  risultati:  4 arresti con quello di stanotte,  decine di denunce a piede libero, più oltre 100.000 euro di sanzioni.

Stavolta  le manette sono scattate ai polsi di  un 25 enne di origini cinesi, residente a Prato, titolare di un’azienda manifatturiera tessile operante nel comune di Poggio a Caiano.

I militari, che nell’occasione sono stati preziosamente coadiuvati da personale dell’Ispettorato pratese di Inps e Inail, nonché della Polizia Locale di Poggio a Caiano, hanno accertato che l’uomo impiegava nell’opificio 6 connazionali irregolari perché sprovvisti di permesso di soggiorno. Ma non solo; dei 12 operai trovati sui banchi di produzione  ben 8 erano sprovvisti di qualsivoglia contratto di lavoro, tanto che per il titolare sono scattate ulteriori 35.000 euro di sanzioni amministrative più la sospensione dell’attività imprenditoriale.

Denunciati anche i clandestini per il reato di  ingresso e soggiorno illegale sul territorio nazionale italiano.

Non è passato inoltre inosservato che il titolare dell’azienda, fra i diversi illeciti contestati, omettesse anche di applicare i protocolli Covid aziendali finalizzati al contenimento della diffusione del coronavirus.

Durante il controllo veniva anche scoperto dagli operanti, specificatamente coadiuvati da personale della Polizia Locale, che sopra l’opificio uno degli appartamenti era stato destinato a dormitorio,  in violazione anche delle norme sulla destinazione d’uso dell’immobile, utilizzato quale struttura ricettiva a fronte della destinazione d’uso che risultava essere invece abitativa. Per tale motivo l’appartamento è stato sottoposto a sequestro.

Oggi stesso l’arrestato sarà sottoposto a giudizio per direttissima.


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